FABI SEMPRE IN PRIMA LINEA A DIFESA DELLA CATEGORIA

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Gli ultimi avvenimenti dimostrano ancora una volta che la FABI è veramente il Sindacato di tutti i bancari d’Italia.

Dopo le triste vicende legate al salvataggio di quattro Banche da parte del lungimirante Segretario Generale dell’Organizzazione, Lando Maria Sileoni, è stato lanciato un appello all’Associazione Bancaria Italiana affinché attraverso l’Istituzione di una Commissione paritetica si proceda a monitorizzare la vendita di prodotti a rischio.

Sicuramente la Fabi è pronta a questa nuova incombenza perché dispone di professionalità adeguate e competenti.

 

Ecco il testo del comunicato stampa che è stato pubblicato dalle maggiori testate giornalistiche nazionali.

“Chiediamo all’Abi e al Presidente del Comitato Affari sindacali e Lavoro di Abi, Eliano Omar Lodesani, d’istituire subito una commissione contrattuale per monitorare costantemente la vendita dei prodotti finanziari negli istituti di credito italiani”.

Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari.

“Non deve essere la solita commissione che non combina niente, ma una commissione paritetica, composta da rappresentanti delle banche e dei lavoratori, che si riunisce costantemente ogni 15 giorni a livello aziendale, di gruppo bancario e di settore per monitorare e controllare che non siano venduti prodotti a rischio e che i lavoratori non siano oggetto di pressioni commerciali da parte dei vertici.

Da anni invochiamo regole certe a tutela dei risparmiatori e degli stessi lavoratori delle banche. Dopo il fallimento dell’iniziativa di Abi “Patti Chiari” che avrebbe dovuto garantire al meglio la clientela, questa nostra proposta va nella direzione della più assoluta trasparenza e non può non essere considerata.

A chi continua a parlare demagogicamente di complicità dei dipendenti bancari nella vendita dei prodotti finanziari a rischio, ricordiamo che i lavoratori di Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti sono le vittime e non i complici di questa situazione. Il 70% di loro ha, infatti, investito in azioni e obbligazioni subordinate degli istituti in questione”.

 

Da parte nostra ringraziamo ancora una volta la Segreteria Nazionale e il Segretario Generale Lando Maria Sileoni per l’impegno serio e costante profuso in difesa dell’intera categoria.

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