Pino Puglisi, Santo e Compatrono di Palermo. Se n’è discusso anche al Consiglio Nazionale della FABI

PUGLISI 21463553_208550152660238_1593010608_n«Era uno che non si era incanalato, che faceva di testa sua». «Predicava, predicava, prendeva ragazzini e li toglieva dalla strada… Martellava e rompeva le scatole».
Queste parole di Gaspare Spatuzza e di Giovanni Drago, mafiosi divenuti collaboratori di giustizia, basterebbero a spiegare, nella loro rozza schiettezza, perché don Pino Puglisi è stato ucciso. Con queste frasi di Don luigi Ciotti, pubblicate da Francesco Deliziosi sul sito www.beatopadrepuglisi.it,  ho iniziato il mio intervento al Consiglio Nazionale della Fabi tenutosi a Roma dal 28 al 30 aprile.

Ai circa duemila partecipanti ho esplicitato, quindi,  i motivi che hanno indotto me in unità con la Segreteria Provinciale della Fabi di Palermo a sposare in pieno l’iniziativa finalizzata a far riconoscere il Beato Puglisi, Santo e Compatrono di Palermo.

Carmelo Raffa

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *