In data 20 dicembre 2016 si è svolto il primo incontro tra le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. e l’azienda sulla riorganizzazione della rete – c.d. Progetto Italia – prevista dal piano industriale presentato lo scorso 13 dicembre. Per parte aziendale, oltre a Robaldo, Lops e Rizza, erano presenti Giovanni Ciccarelli e Maurizio Ciri che, nella nuova struttura, si divideranno la responsabilità della gestione del personale su Retail e Corporate (suddivisione, quella tra Retail e Corporate, analoga alla specializzazione prevista per il business). La nuova organizzazione della rete prevede, come preannunciato, il mantenimento delle sette Region, nelle quali il Regional Manager avrà la responsabilità del conto economico sia per quanto riguarda il Corporate che il Retail. RETAIL L’organizzazione a livello di Region prevede la struttura Retail Business, con la responsabilità di coordinamento gerarchico verso le aree. Alla struttura spetteranno i compiti che prima erano assegnati al Responsabile Commerciale Distretti ed il presidio delle condizioni. Ad essa faranno anche capo gli specialisti small business e privati (che già sono nelle Region), i responsabili dell’architettura rete e la rete My Agent. Unicredit Subito Mutui, Centro Mutui Privati e Centro Mutui Imprese non saranno più sotto la responsabilità diretta del Regional Manager ma rientreranno nella struttura Business Management. AREE Il retail sarà suddiviso in 140 aree (41 top e 99 standard) alle quali si aggiungo 2 aree per il pegno per un totale di 142 aree (prima le aree erano 74 delle quali 19 top e 55 standard). Per il pegno, che prima era presente con una sola area a livello nazionale, sono previste ora le aree di Roma (per il centro nord) e di Palermo (per il Sud e la Sicilia). Vengono eliminati i distretti. Il Responsabile di Area Retail avrà come collaboratore diretto il Vice Area Manager Retail. Si prevedono quindi 140 Vice Area Manager e relativo assistente (o più assistenti, a seconda della complessità dell’area). Responsabile di Area: gli competerà la responsabilità gerarchica su tutto ciò che dall’area dipende ma non avrà deleghe creditizie. Avrà invece deleghe sul pricing. Lo stesso dicasi per i Vice Area Manager, che saranno focalizzati sul presidio commerciale e avranno le medesime deleghe del responsabile dell’area, ma solamente quanto saranno chiamati a sostituirlo. FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani Affiliata Presidio Amministrativo: è previsto per ciascuna area (con partenza delle strutture a fine febbraio) e raccoglierà l’attività attualmente svolta dai Rod. Sostanzialmente, non ci sarà più un Rod per distretto (struttura non più prevista) ma un Rod per area, per un totale di 140 Rod rispetto ai circa 790 attuali. I responsabili del presidio amministrativo saranno coadiuvati da un numero di addetti da quantificare in base alle dimensioni e alla complessità delle aree. Gli addetti riporteranno gerarchicamente al responsabile del presidio amministrativo che quindi sarà il loro capo gerarchico. Ragionevolmente, a detta dell’azienda, gli attuali Rod verranno allocati nel presidio amministrativo, o come responsabili, o come addetti. All’interno delle singoli presidi potrebbero essere concesse anche delle abilitazioni ad hoc ad alcuni addetti, ma il responsabile sarà uno solo. Per evitare mobilità territoriale gli addetti potrebbero anche essere fisicamente in filiale ma anche in questo caso faranno capo al responsabile del presidio amministrativo. Agenzie: l’eliminazione del distretto focalizza l’attenzione sulle agenzie, con la forte volontà aziendale di riannettere strategicità alla figura del direttore, dal quale dipenderanno direttamente i consulenti first (non necessariamente presenti in ogni agenzia, perché ciò dipenderà dalle masse). Analogamente a prima, non è invece prevista la figura del vice direttore. Nel perimetro retail non si procederà al momento ad alcuna nuova portafogliazione e quindi, sostanzialmente, non ci saranno variazioni nel numero dei consulenti first. Se si dovesse decidere per una nuova portafogliazione, questa avverrà in un secondo momento nel corso del 2017. Consulenti personal/consulenti: nulla cambia, avranno lo stesso ruolo e manterranno le specializzazioni attuali (investimenti o finanziamenti). Le agenzie saranno divisa nelle fasce A e B, differenziate non tanto e non solo per le dimensioni ma anche e soprattutto rispetto alle deleghe creditizie assegnate ai direttori (in buona sostanza, le deleghe che adesso avevano i capi distretto sui crediti verranno attribuite ai direttori di fascia A e, più ristrette, a quelli di fascia B). A regime, completato il processo delle chiusure, la rete sarà composta da circa 2.400 sportelli, dei quali più o meno una metà di fascia A e altrettanti di fascia B. Maggiori dettagli saranno dati negli incontri sulle singole Region in prossimità della partenza. Unica deroga sulla struttura delle agenzie è prevista per alcuni sportelli di micro-dimensioni che potranno rimanere “grappolati”, testuale, sotto l’agenzia-madre. Gli sportelli “grappolati” sono 162 in Italia, considerando tutti quelli senza responsabile ai quali si aggiungono altri 99 sportelli “flex”. Le risorse sono inserite nello sportello ma fanno capo all’agenzia-madre e, per quanto attiene alle implicazioni sull’inquadramento del direttore, fanno cumulo con gli addetti della filiale-madre (così come i consulenti first). Responsabili commerciali: spariscono come figura professionale e tutti coloro che saranno responsabili di uno sportello avranno il ruolo di direttore di filiale. Segmento small business: la nuova struttura è pensata per valorizzarlo. L’azienda ha ritenuto di focalizzarsi sui centri piccole imprese (gli attuali Centri Business First) che, tra l’altro, hanno avuto il gradimento dei colleghi anche in passato per un tema di specializzazione. Al di là delle dimensioni delle aree, i centri saranno 1 per area quindi 140 Centri Business First. Avranno come responsabile il Direttore del Centro Business First che, tendenzialmente, non avrà pratiche perché possa concentrarsi a coordinare commercialmente le risorse che da lui dipendono. Nei centri di maggiori dimensioni sarà presente anche il Coordinatore Business First (in linea di massima con più di 10 gestori). I Consulenti Business First saranno suddivisi Business first, Business First Senior e Business First Sviluppo, tra i quali i senior avranno le maggiori deleghe. Nei centri rimangono anche le figure degli analisti business first. I consulenti non diminuiranno di numero perché al momento, come già detto, non si procede a modifiche di portafogliazione. Per le eventuali uscite dovute agli esodi si provvederà alla sostituzione del gestore. FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani Affiliata Al fine di contenere i costi della mobilità, non è detto che tutti i gestori saranno fisicamente riportati dentro i centri piccole imprese anche se ciò sarebbe preferibile (potrebbero cioè mantenere la postazione attuale pur facendo ovviamente capo al Centro) CORPORATE La struttura è a specchio rispetto a quella del retail (con Corporate Business, Business Management, Operation Model e GBT all’interno delle Region) e la suddivisione in aree Corporate, Large Corporate, Real Estate e Public Sector. Corporate Business: come per l’analoga struttura retail, ha la responsabilità gerarchica oltre che di sviluppo e gestione delle aree corporate (che non dipendono più direttamente dal Regional Manager) e degli specialisti corporate oltre che delle strutture di Region già presenti, compresa la gestione delle condizioni. Operating Model: ad essa riporteranno la attuali strutture di Capital Optimization e gli specialisti Confidi e di Credito agevolato oltre alle 7 filiali operative (che rimarranno inalterate). L’attuale struttura comprendeva a livello Region la presenza dei credit analyst che non saranno più previsti dalla riorganizzazione. GTB: struttura invariata. Aree corporate: saranno 51 a livello Italia, suddivise tra top (26) e standard (25). I gestori corporate saranno suddivisi tra Senior e Standard (con diverse facoltà attribuite). I responsabili di area avranno facoltà sia di condizioni che creditizie. Nelle aree saranno presenti i Vice Area Manager, in genere più di uno perché sarà previsto un Vice per ogni segmento di clientela (aziende “Top”, con fatturato da 25 a 350 milioni; “Medium” con fatturato da 5 a 25 milioni). Mediamente, perciò saranno presenti due Vice per area. Per il corporate verrà effettuata una nuova portafogliazione che inizierà a gennaio e sarà “live” dal 1 marzo prossimo e terrà conto dei vari segmenti. Aree Large Corporate: saranno 5 in Italia, tutte presenti nel centro e nel nord (nessuna nel sud e in Sicilia). Seguiranno le aziende con fatturato superiore a 350 milioni di euro (o 250 milioni se si tratta di filiali di aziende internazionali con sede in Italia). Anche nelle aree Large Corporate è prevista figura dell’Area Manager e del Vice Area Manager. E’ previsto un Vice ogni 5 portafogli (o ogni 5 gestori) e avrà il coordinamento dei gestori e un portafoglio un po’ più leggero (considerata 100% la saturazione rispetto portafoglio del gestore, quella del vice sarà pari al 30%). Il responsabile diretto dei gestori sarà però in ogni caso il capo area e non il vice. Aree Real Estate: saranno 7 in Italia. Aree Public Sector: anche queste saranno 7 sul perimetro Italia e viene istituito il nuovo ruolo di Vice Area Manager (uno per area). Special Network: ora le strutture riportavano alla Region. Con la riorganizzazione lo Special Network esce dal perimetro delle Region per riportare direttamente ai due Co-Head Italia (Ronca e Casini), la cui struttura avrà coordinamento per tutta Italia delle Aree e dei Centri Corporate Special Network. Tutto i resto della struttura non cambia. Altre strutture Territorial relations: la struttura sarà presente sulle 7 Region dove continuerà ad avere un riporto funzionale ma avrà un riporto gerarchico all’interno della struttura centrale di Milano. Le competenze si amplieranno e, oltre a quelle attuali, sarà ricompresa la responsabilità della parte innovativa delle Region e della parte di Reputation e Customer Satisfaction. FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani Affiliata Strutture HR di Area: rimangono ma anche mondo HR dovrà riorganizzarsi. Da un punto di vista dei contatti sul territorio, in termini di relazioni sindacali, non cambierà nulla, ma la struttura non è ancora definita. Centralmente la struttura HR si è specializzati su Corporate e Retail; sulla linea periferica l’HR Manager avrà sintesi sia sul Corporate che sul Retail, ma è evidente che, visto l’aumento del numero delle aree, non ci sarà un HR per ogni area bensì una gestione “a grappoli”, dato che anche la struttura HR sul territorio dovrà subire delle contrazioni così come le strutture centrali. Centri estero: al momento non cambia nulla. Sono considerati un’eccellenza e se cambierà qualcosa sarà per la forte volontà aziendale di effettuare ulteriori investimenti in tutto ciò che è ritenuto funzionale ad una maggiore internalizzazione e a migliorare le sinergie con altri paesi del gruppo e tra le varie strutture. Al momento però sono ancora aperti dei tavoli di lavoro e non esiste un progetto definitivo. Private e Subito Casa: al momento nessuna revisione della struttura. Altre dichiarazioni aziendali Confluenza dei ruoli: Seppur in termini generici (e da verificarsi in concreto), l’azienda ha dichiarato che gli attuali direttori di distretto saranno destinati ad alimentare anche le nuove figure di responsabilità delle aree; i 620 vice direttori di distretto invece potrebbero essere riallocati anche nel ruolo di direttori di agenzia e di responsabile del presidio amministrativo. Per quanto riguarda il corporate, con la costituzione delle aree vanno a sparire gli attuali 133 centri imprese e la convergenza dei ruoli è prevista verso gli attuali area manager (in alcuni casi anche nel retail) e, per i vice, verso il ruolo di gestore. Multipolarità: l’idea è di muovere le persone il meno possibile. In generale però si tratta di una situazione aziendale che genera costi e, considerando che con il piano industriale si auspica di raggiungere i livelli di costi prefissati, la multipolarità potrebbe rientrare in gioco. Personale di Region: non diminuirà a partire dal 1 marzo, ma da qui al 2019 ci saranno riduzioni come per tutte le altre realtà, anche perché la chiusura degli sportelli implicherà strutture di governo meno numerose. Altri ruoli di competence line non espressamente citati nel corso dell’incontro: come per il mondo HR anche gli altri ruoli saranno riorganizzati per cui non ci sarà una persona di riferimento per ogni area ma sarà previsto una sorta di coordinamento e di sorveglianza per “gruppi” di aree. Strutture di direzione : ancora non c’è nulla di definito ma è molto probabile che la struttura organizzativa centrale sia rivista a 360 gradi. In alcuni casi questo significherà eliminare alcune strutture sia per un accorpamento di responsabilità che per ottenere delle sinergie. REPLICA SINDACALE Ferme le opportune valutazioni sulla ristrutturazione che saranno espresse una volta in possesso di maggiori dettagli, si è tenuto a sottolineare come molte delle revisioni attuate al modello organizzativo riconfermino le analisi e le criticità già a suo tempo segnalate rispetto al progetto Open. Si è inoltre ribadito come per la buona riuscita della riorganizzazione sia fondamentale ricucire la frattura evidente tra i lavoratori ed i vertici aziendali e ricostituire un clima aziendale positivo, dando concretezza ed effettiva esigibilità all’accordo sulle pressioni commerciali anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali a livello di Region. Si è inoltre rimarcato l’auspicio che nel processo di riorganizzazione non vada dispersa professionalità e che anche il talento femminile trovi maggiore riconoscimento. Il confronto continuerà nel prossimo mese di gennaio. Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi.
In relazione alla riorganizzazione aziendale il Segretario di Coordinamento Fabi di Unicredit Group, Giuseppe Angelini ha rilasciato la seguente dichiarazione agli Organi di Stampa:
“Giuseppe Angelini dirigente nazionale della fabi , il sindacato maggiormente rappresentativo dei bancari, esprime la massima preoccupazione per il nuovo modello di rete di Unicredit .
“L’Italia sarà divisa in 142 aree (prima erano circa il quadruplo).
Ciò comporterà un accentramento delle responsabilità ma un inevitabile diminuzione dei ruoli di sintesi con il conseguente demansionamento di centinaia di colleghi.
Le agenzie ( 2800) diminuiranno di almeno 600 unità ( altri posti di lavoro in meno). Ci aspettavamo un piano di sviluppo e incentivante per i colleghi, ma così purtroppo non è stato.
Da Unicredit Group, come siciliani, ci aspettiamo che oltre a parlare dei tagli l’Azienda guardi al nostro territorio per quanto attiene le nuove assunzioni visto da circa 10 anni la Region viene sistematicamente trascurata nonostante l’elevato numero di giovani disoccupati.